Ascolta “Orsanti” su Spreaker.

In onda l’8 marzo a Laser (Rete2) alle 9’00 e in replica in nottata.

A partire dal Settecento e fino agli anni ‘50 dello scorso secolo ha avuto luogo un fenomeno migratorio particolarmente curioso: quello degli ammaestratori ambulanti di animali. Dagli appennini parmensi sono partiti migliaia di artisti transumanti che, muovendosi a piedi per l’Europa, facevano esibire animali ammaestrati: orsi, cammelli, dromedari e scimmie, ma anche capre, pappagalli e cani.

Le compagnie, composte da quattro o cinque uomini e qualche bambino per raccogliere il denaro, raggiungevano località anche molto remote dell’Europa, ritornando nelle terre natali ogni tre o quattro anni. Viaggiavano lontani dai grandi centri, toccando anche piccoli villaggi e comunità minori, in modo da poter continuare quotidianamente le esibizioni (e garantire così una continuità di guadagno). I proprietari delle compagnie riuscivano alle volte ad accumulare delle piccole fortune e, in alcuni casi, arrivarono a possedere dei circhi veri e propri.

Relativamente a questo fenomeno, sono diverse le domande fondamentali a cui i ricercatori non sono ancora riusciti a dare una risposta. Dove si procuravano gli animali? Chi ha insegnato a queste popolazione montane ad addestrare animali feroci? Cosa resta oggi di questa incredibile tradizione?

In questo viaggio alla scoperta degli orsanti ci accompagnerà Carlo Stiaccini, ricercatore dell’università di Genova e Carlo Cavalli, collezionista e cultore di storia locale ed erede di due dinastie di orsanti.

Visiteremo i villaggi abbandonati ai piedi del monte Pelpi e frugheremo tra le carte di un archivio a Bedonia, alla ricerca dei tragitti di questi ambulanti, che attraversavano spesso e volentieri anche la Svizzera e il Canton Ticino.