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Colonie Libere e Antifasciste

La prima Colonia Libera Italiana in Svizzera viene fondata a Ginevra nel 1925, con l’idea di organizzare gli esuli antifascisti e di sensibilizzare gli emigrati italiani ai valori democratici e di interessarli al processo di ricostruzione del paese.

LASER RETE2 – RSI: Martedì 27 e mercoledì 28 novembre 2018 alle 09:00 e in replica alle 22:35

Il nome “libera” stava a significare l’opposizione dell’associazione al regime fascista italiano che voleva controllare le organizzazioni degli emigrati all’estero, imponendo la nomina di dirigenti non democraticamente eletti dai soci, ma scelti personalmente dalle autorità di regime.

Con il tempo, in tutti i principali centri dell’emigrazione in Svizzera, nascono delle sedi delle Colonie Libere che, accanto all’attività, sociale, culturale e aggregativa, porteranno avanti numerose battaglie per i diritti dei lavoratori e degli immigrati in generale.

Nel novembre del 1943 le dieci Colonie presenti sul territorio svizzero (Ginevra, Baden, Zurigo, Lugano, Losanna, Sciaffusa, San Gallo, Kreuzlingen, Arbon e Grenchen) si uniranno, a Olten, in una Federazione. Con questo audiodocumentario, cogliamo l’occasione del 75° anniversario di questa istituzione, per intraprendere un viaggio – in due tappe – sulle tracce della storia delle Colonie Libere, con uno sguardo sulle prospettive e sulle battaglie future.

Questi 75 (e più) anni di attività della Federazione delle Colonie Libere sono stati ricchi di storia e di battaglie. Alcune perse e altre vinte, come quelle per l’abolizione dello statuto dello stagionale.E’ nell’ambito di quest’esperienza che nascono strutture fondamentali per la comunità italiana in Svizzera: l’ECAP in campo formativo e l’INCA in quello previdenziale.

Come si concretizza oggi l’attività della Federazione. Qual è il senso oggi di questa realtà?

Audiodocumentario di Olmo Cerri, con le testimonianze di Anna Maria Cimini, Andrea Ermano, Gianfranco Bresadola, Maurizio Spallaccini, Margherita Pugliesi Nuzzo, Maddalena Stabile Perrenoud, Claudio Micheloni, e le voci di tanti membri e simpatizzanti delle Colonie Libere Italiane. La colonna sonora è di Victor Hugo Fumagalli.

Si ringrazia Mattia Lento, Daniel Bilenko e la FCLI per il sostegno.

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