Apparso sul numero 55 di Voce Libertaria (Gennaio-Marzo 2022)

MACERIE è un viaggio, un pasto nutriente di 12 portate, un incontro necessario che ha permesso di far assaporare, alle menti curiose le innumerevoli sfaccettature di un movimento complesso, anarchico e inafferrabile che vive nelle “Terre dell’autogestione”.

Immaginando l’autogestione come una terra lontana, poco esplorata e incomprensibile, popolata da esseri giudicati stravaganti e fuori dal comune, nasce l’urgenza di sperimentare la strada del podcast. Un audio-documentario a puntate, che vuole provare a raccontare una parte delle molte esperienze di autogestione in Ticino. Giornalisti, domande, storie raccontate male o non raccontate o nascoste.
Venticinque anni di autogestione, politica, pensieri, idee, filosofia, culture alternative, contaminazioni, vita, ricerca e sperimentazione. Venticinque anni di autogestione che le ruspe di chi non vuole vedere, ascoltare o di chi non ha desiderio di conoscere tutti quegli ingredienti che fanno parte di un’esperienza così articolata, hanno voluto distruggere. Ma si sa l’autogestione è come la Fenice e rinasce dalle sue stesse ceneri, sempre! Con i suoi tempi, i suoi modi, le sue varietà, la sua fiamma…

I detriti non sono un’esperienza silenziosa, per Macerie sono state intervistate molte persone che hanno partecipato all’esperienza del Molino. Ognuna ha esposto la sua versione, il percorso che l’ha portata ad avvicinarsi al Molino, la propria evoluzione all’interno di quel luogo e le conoscenze acquisite vivendo l’autogestione. I ricordi e le voci si susseguono, si completano e a volte si contraddicono. MACERIE è un racconto appassionato e collettivo. I/le protagonist* evocano ricordi e immagini con i loro racconti, la mente non può fare altro che ascoltare e lasciarsi portare nella dimensione fluida, di costante movimento, di urgenza, di cambiamento e ricerca continua. L’autogestione non ha certezze, è inafferrabile.

Trovare la giusta distanza per compiere l’atto brutale di tagliare alcune parti delle voci che hanno scelto di raccontare, non è stato quasi mai facile. Il lavoro di gruppo ha permesso il distacco emotivo dai racconti e dalle riflessioni filosofiche per scegliere quali parti mantenere e quali lasciare andare. Esplorando l’archivio del Molino, abbiamo recuperato ed utilizzato alcuni estratti che i media locali hanno prodotto. Questi elementi, hanno permesso di dare spazio a quelle voci che non hanno partecipato all’autogestione ma che l’hanno osservata o subita; sono le voci di gente comune. Abbiamo voluto anche loro perché l’autogestione è anche un loro percorso e l’opinione di queste persone illustra il clima che si respirava attorno al Molino.

Le voci dei vari politici che hanno accompagnato quest’esperienza palesano i contrasti vissuti e le promesse mai mantenute, il lavoro mai concluso di chi dovrebbe mostrare sensibilità per le necessità di una parte di popolazione e di chi si trova ad attraversare questo momento storico. Il lavoro di ricerca negli archivi del Molino ha significato esplorare anni di lotte, discussioni e sperimentazione. Le menti di tutt* noi che abbiamo collaborato all’esperienza MACERIE continuano ad essere sollecitate da ricordi e aneddoti che riaffiorano incontrollati.

Abbiamo scelto di realizzare un podcast perché volevamo ripercorrere degli eventi che possiamo definire a pieno diritto “storici”. Esperienze totalizzanti e coinvolgenti come quelle relative all’autogestione spesso lasciano poco spazio per la “documentazione”, in quanto le persone coinvolte sono così impegnate a vivere l’esperienza da non preoccuparsi di raccontarla. Il documentario sonoro quindi, senza bisogno di immagini, lascia spazio alle voci, alle memorie e ai racconti. Condivide degli elementi fortemente emotivi ed evocativi che crediamo si sposino davvero bene con la storia che si voleva raccontare. Il podcast permette da un lato una narrazione estesa, priva dei rigidi schemi dei palinsesti, dall’altro una fruizione altrettanto autonoma: una grande libertà che ci è parsa ideale per raccontare una storia come questa, poderosa e corale.

L’obiettivo era di far sì che il racconto corale riproponesse in qualche modo la varietà di voci e di punti di vista che contraddistingue una tipica assemblea. In questo audio-documentario non c’è pretesa di completezza o oggettività, è piuttosto “un racconto appassionato”. La storia dell’autogestione inizia ben più lontano, ma il nostro racconto sceglie un punto di partenza – l’insurrezione zapatista del 1994 e i suoi echi, giunti fino alle nostre latitudini – per arrivare rapidamente alla Lugano del 1996: la Festa del Tassino repressa dalla polizia, l’occupazione dei Molini Bernasconi di Viganello da parte di Realtà Antagonista, insieme a GAS, Robin Hood e centinaia di altre individualità. E poi l’incendio – doloso e doloroso – dei Molini, lo spostamento al Maglio di Canobbio, lo sgombero, i venti lunghi anni al Macello di Lugano fino al parziale abbattimento della struttura, avvenuto la scorsa primavera.

L’audio-documentario però va oltre i confini di Lugano e racconta anche delle esperienze locarnesi, di Casa Cinzia a Bellinzona, della Colonia di Mendrisio. E in un certo senso supera anche i confini temporali degli ultimi 25 anni, con un flashback negli anni ’70 reso possibile grazie allo storico Danilo Baratti, con il quale ripercorriamo i movimenti ticinesi di quegli anni. C’è davvero tanto da raccontare ed è stato subito chiaro che non avremmo potuto essere completi e onnicomprensivi. Questa è solo “una” delle possibili storie che si sarebbero potute raccontare.

L’obiettivo di questo podcast non è didattico, non si vuole spiegare qualcosa a qualcuno. È vero però che in MACERIE si troveranno molti elementi utili per capire meglio l’autogestione e le sue modalità di funzionamento: dinamiche difficili da comprendere perché antagoniste alle modalità di comunicazione, relazione e organizzazione classiche, e a volte contraddittorie, non immuni da errori e ripensamenti. Il risultato speriamo sia un racconto interessante e appassionante, che, a tratti, potremmo definire epico. Anche MACERIE potrebbe aiutare a costruire un’identità collettiva e condivisa e a riflettere su di essa. Non solo per chi ha partecipato all’esperienza del Molino, ma per la popolazione tutta. Possiamo cercare di rimuoverli o di dimenticarli, ma il CSOA Il Molino e l’autogestione fanno parte della storia di Lugano e del Cantone.

Gli episodi escono di martedì ogni due settimane e sono disponibili sul sito del Molino, sulle principali piattaforme di podcast e in alcune radio di movimento. Macerie è fatto da Olmo, Cy, Gerard, Paco, Esteban, Mirella, Mattia, Ushi e tutte e tutti coloro che hanno portato contributi e condiviso la propria storia. Le musiche sono di Victor Hugo Fumagalli, Artemondi e Incompetech. La grafica è curata dal collettivo Complice Press, il supporto produttivo è assicurato dall’Associazione REC.

https://www.inventati.org/molino/macerie