Da una decina di anni mi occupo di realizzare documentari che raccontano momenti non molto investigati della nostra storia recente. Negli scorsi mesi ho presentato un documentario, prodotto grazie al contributo della RSI, che racconta la storia di Augusto Guidini, un architetto che ha vissuto a Barbengo e che ha progettato e costruito in tutto il mondo. Ho l’impressione che sia importante conoscere il nostro passato per aiutarci a riflettere e a cogliere le sfide del futuro. 

Anche io sempre più spesso più spesso guardo film e serie proposte dalle piattaforme di streaming internazionali che, in questo modo, guadagnano parecchio. Oggi i soldi dei nostri abbonamenti vanno a finanziare produzioni estere, in particolare americane. Questa nuova legge, come avviene già per i paesi confinanti, obbligherebbe le piattaforme ad investire una piccolissima quota dei loro guadagni nel nostro paese. Le emittenti televisive sono già tenute ad investire parte dei loro budget nella produzione locale, è importante che anche le piattaforme di streaming globale sia tenute a fare la loro parte. Questa nuova impostazione andrà a vantaggio delle spettatrici e degli spettatori senza generare nuovi costi o nuove imposte. Il costo degli abbonamenti è calcolato sul potere di acquisto dei paesi e non sulle reali spese o tasse che le piattaforme devono pagare.

La nuova legge sul cinema, su cui si voterà il prossimo 15 di maggio, renderà possibile la realizzazione di contenuti cinematografici che riflettano sulla nostra vita, sulla nostra cultura e sul nostro territorio. Non con l’idea di chiuderci rispetto alla realtà che ci circonda, ma piuttosto per rafforzare la nostra identità in un mondo che cambia molto velocemente e che non sempre riusciamo a capire. Questa legge avrà inoltre l’effetto, secondario ma importantissimo, di permettere alle centinaia di persone che, come me, operano nel campo audiovisivo in Svizzera e in Ticino di continuare a lavorare, a formarsi e a crescere professionalmente.

Voterò “Sì” con convinzione alla nuova legge sul cinema perché avrà anche un impatto sull’indotto: ristoranti, hotel, tecnici e tutto quanto è necessario per sostenere una troupe durante le fasi di produzione di un film.

Olmo Cerri (apparsa sul Corriere del Ticino del 27 aprile 2022)